Metà marzo, ci troviamo a Lana. Circa 6 °C, c’è una leggera nebbia sui campi che poi però si dissolve rapidamente. Ciò che altrimenti è così fresco e verde riposa ancora, del tutto immobile. L'intero campo dorme, riposa. Una quiete che durerà ancora per poco, perché qua e là piccole gemme stanno già facendo capolino sulle estremità dei rami e l'erba a terra sta già regalando sprazzi di verde tenue e chiaro nel mezzo di tutto quel grigio. E c'è qualcos'altro che appare in mezzo al campo, tra un alberello e un altro...
Stivali grigi, pantaloni grigi, maglione verde: in realtà è ben mimetizzato, ma è il movimento a tradirlo. Hannes sta sistemando un ancoraggio trasversale come supporto per i nuovi alberi. Di qua c’è da tendere di più una fune metallica, mentre di là un supporto a terra è un po' allentato. Il momento giusto per questo tipo di lavori è proprio dopo la potatura, almeno per Hannes, che è dal solo a gestire i 7,5 ettari di meleti. Di solito, infatti, c'è poco tempo per queste cose durante l'anno, soprattutto perché Hannes coltiva anche ben 7 varietà: Golden, Golden, Golden, Golden, Golden e Red Delicious e alcune Braeburn. E così come ogni varietà ha il suo gusto unico, ognuna ha anche il suo proprio carattere: a volte ha bisogno di più cure, altre volte di meno, perché ognuna di esse ha un ritmo tutto suo che cambia nel corso dell'anno.
"Sono semplicemente un figlio dell'agricoltura, sono cresciuto con lei."
Hannes lo sa bene ed è in perfetta sintonia con questo: è un figlio dell'agricoltura, è cresciuto così. Fin da bambino ha sempre dato una mano, non solo in estate: prima insieme al nonno, dal quale ha poi rilevato l'azienda agricola e oggi da solo, avvalendosi ovviamente di qualche bravo aiutante al momento della raccolta. È presente anche sua moglie, che lo aiuta dove è necessario e gli guarda le spalle.
Non gli è stato mai chiesto se lo voleva o no, ma a Hannes la cosa non ha mai pesato più di tanto. Se chiedete a un sedicenne cosa vuole fare da grande, probabilmente sarà solo felice se qualcuno glielo dice in anticipo, almeno questo è stato il caso di Hannes. Forse uno dei suoi due figli prenderà il suo posto a un certo punto, se lo vorrà: già si divertono un sacco quanto c’è da guidare il trattore, se continueranno a essere così felici nel tempo, forse questa gioia si trasformerà in qualcosa di più. Hannes, almeno, ne era felice, lo ha sempre fatto più che volentieri. Dice di non essere un tipo a cui piace avere sempre molte persone intorno a sé: non ne ha bisogno e non le cerca. E che ama stare all'aperto, nei prati, nei suoi pensieri e nel suo ritmo. Questo gli dà molto.
In ogni caso non è che lui si un completo eremita: la famiglia è tutto per lui, e ci sono anche una manciata di buoni amici e un bel gruppo di compagni con cui si incontra regolarmente per il downhill in estate e lo snowboard in inverno. Da quando si è infortunato alla gamba in una caduta durante il dirt jumping, che ha poi più o meno impedito lo snowboard, è passato al telemark. Si tratta di un'antica tecnica sciistica che prevede che lo scarpone sia fissato agli sci solo nella parte anteriore e ci si “accovacci" con una gamba a ogni curva.
Torniamo però alla fattoria di Hannes: l’ha rilevata nel 2003 e dal 2017 è passato all'agricoltura biologica. Ci aveva fatto un pensierino già molto tempo prima, ma aveva paura di fare un passo più lungo della gamba. Poi, nel 2017, si è finalmente deciso a portare avanti questo progetto con vera determinazione e dice che era felice della sua scelta. Se non altro perché gli piaceva il fatto che gli agricoltori biologici che incontrava erano sempre un po' diversi. E quelle piccole differenze lo affascinavano.
Ed eccolo qui ora, in mezzo ai prati e felice per ogni singolo bocciolo perché sa che da ognuno di questi nascerà una mela bella e croccante. Un'altra cosa di cui va fiero sono le sue api. In passato, acquistava cassette di bombi che svolgevano il lavoro di impollinazione nei meleti: 400 bombi per cassetta, per tutta l'estate, dopodiché, tristemente, ne rimane solo una, la regina. Con le api, invece, è diverso. Grazie a YouTube, Hannes ha imparato da solo le basi dell'apicoltura, riuscendo a soddisfare il suo interesse iniziale, e poi ha osservato e imparato tanto. Il resto del sostegno è stato fornito dall'associazione degli apicoltori del villaggio.
Ha iniziato con due arnie e adesso ne ha ben quattro. Sono veramente migliaia di api: sono un po' schizzinose (infatti volano solo con il bel tempo), ma senza dubbio si danno da fare. Ad Hannes piace guardare le sue api volare da un albero all'altro, da un fiore all'altro. Fanno il loro lavoro, ognuna per conto proprio, da sole e senza troppe storie, proprio come Hannes.