La coltivazione bio di mele non è poi così diversa dalla coltivazione integrata.
In fondo, c’è solo una differenza fondamentale: invece di fitosanitari e fertilizzanti sintetici, utilizziamo esclusivamente prodotti fitosanitari a base di sostanze identiche a quelle presenti in natura. Senza eccezioni, senza compromessi. Sempre in armonia con la natura.
E questo è tutto. Ovviamente, anche nell’agricoltura bio esistono diversi approcci. Ad esempio, distinguiamo tra coltivazione biodinamica e organico-biologica.
Nella coltivazione biodinamica, secondo Rudolf Steiner, suolo, animali e uomini interagiscono armonicamente o naturale. Ogni intervento è compiuto in virtù degli effetti prodotti sull’ecosistema generale e studiato tenendo conto delle influenze astrali. La coltivazione organico-biologica, invece, punta su una gestione sostenibile dell’ecosistema e mira ad evitare ogni ingerenza esterna. Entrambi gli approcci perseguono, di fatto, il medesimo obiettivo: ossia consolidare, anziché alterare, il delicato equilibrio della natura. Preservandola così per la prossima generazione. E per tutto coloro i quali verranno dopo.
E questo è tutto. Ovviamente, anche nell’agricoltura bio esistono diversi approcci. Ad esempio, distinguiamo tra coltivazione biodinamica e organico-biologica.
Nella coltivazione biodinamica, secondo Rudolf Steiner, suolo, animali e uomini interagiscono armonicamente o naturale. Ogni intervento è compiuto in virtù degli effetti prodotti sull’ecosistema generale e studiato tenendo conto delle influenze astrali. La coltivazione organico-biologica, invece, punta su una gestione sostenibile dell’ecosistema e mira ad evitare ogni ingerenza esterna. Entrambi gli approcci perseguono, di fatto, il medesimo obiettivo: ossia consolidare, anziché alterare, il delicato equilibrio della natura. Preservandola così per la prossima generazione. E per tutto coloro i quali verranno dopo.